Il servizio veterinario delle Asl di Bari utilizza la cerbottana per neutralizzare i cani particolarmente pericolosi. Questo uso di rudimentali canne di plastica, nasce da un problema burocratico con la Regione Puglia: il personale ha infatti come qualifica quella di operatore ausiliario tecnico e nessuna specializzazione certificata, se non altro quella dei decenni di esperienza sulla strada.
Una decina di anni fa la Regione Puglia in attuazione della legge numero 15 del 1995, aveva istituito un corso di specializzazione per il conseguimento della qualifica e per il riconoscimento delle funzioni di guardie zoofile con compiti di polizia giudiziaria. Al corso hanno partecipato una decina di persone a cui però la Regione non ha mai fatto svolgere gli esami finali: così, ai dieci corsisti non è mai stata riconosciuta la qualifica di guardia zoofila, qualifica che avrebbe permesso l’uso della pistola e del fucile ad aria compressa.
In pratica i pochi accalappiacani in servizio nelle Asl pugliesi risultano essere degli abusivi, gente che lavora a proprio rischio e pericolo senza alcun titolo per farlo. Ora questi, stanchi della situazione, hanno deciso di rivolgersi alla Prefettura per chiedere di intervenire per sbloccare la situazione così da ottenere la qualifica di guardia zoofila e qui l’amara sorpresa: la Prefettura ha tuttavia respinto al mittente le richieste, consigliando di presentare la documentazione alla Regione stessa, la responsabile del disservizio.
