BARI, 9 MAG -''Dopo 25 anni il Comune mi ha dato finalmente una casa: noi da qui non ci muoveremo finche' non si trovera' una soluzione'': e' la scritta sul cartellone che i coniugi Gianni e Gianna Tempesta, entrambi di 48 anni e entrambi disabili al 100% e in carrozzina, hanno affisso sul muro della sede del Municipio di Bari. La coppia di disabili ha sistemato un tavolino e alcune sedie in strada, davanti al Comune, ed e' pronta a montare un gazebo per poter pernottare ''sotto le stelle''.
La storia di Gianni e Gianna Tempesta, che hanno una figlia di 11 anni, e' lunga: l'ultima tappa risale a luglio quando hanno ottenuto una proroga a fine settembre dello sfratto esecutivo deciso dal giudice per cessazione della locazione e morosita'. Da anni la famiglia Tempesta vive in affitto, al piano rialzato di una palazzina in via Papa Giovanni XIII, nel quartiere Poggiofranco di Bari. Da 25 anni attendono invano l'assegnazione da parte del Comune di Bari di un alloggio popolare, ma malgrado la loro condizione, l'abitazione non viene assegnata e i loro nomi sono sempre inseriti nelle ultime caselle delle graduatorie. ''Questo – spiega il loro legale, l'avv.Marcello Stefani' – perche' la somma prevista per l'accompagnamento che hanno sia Gianni sia Gianna si accumula – secondo una legge regionale in vigore in questi termini solo in Puglia – alle rispettive minime pensioni e fanno reddito, un reddito che e' tale da non consentire l'assegnazione dei primi posti in graduatoria''. Nell'udienza del 4 aprile scorso, quindi, e' stata rigettata l'istanza con la quale Gianni e Gianna Tempesta miravano a beneficiare del decreto Milleproroghe. A causa della loro morosita' (la coppia non paga l'affitto al proprietario dal novembre del 2009) non e' stato possibile usufruire della proroga della sospensione dello sfratto fino al prossimo 31 dicembre.
Gianni e Gianna Tempesta tra pensione di invalidita' e indennita' di accompagnamento, percepiscono 640 euro al mese ciascuno ''e gran parte del denaro – sottolinea la coppia – serve a far fronte alle esigenze legate alla disabilita'''. L'affitto di 516 euro al mese richiesta per la casa dove vivono e' per loro una spesa esorbitante e quindi non pagano piu' la somma dovuta al proprietario di casa dal novembre del 2009, da quando, cioe', il Comune di Bari, che si accollava l'80% della spesa, ha deciso di non erogare piu' questi soldi.
''Siamo in attesa di un incontro con il prefetto – spiega l'avv.Stefani' – perche' per risolvere la vicenda dei coniugi Tempesta occorrerebbe il provvedimento della Prefettura che dichiari la necessita' che il Comune assegni un alloggio alla famiglia per cause di ordine pubblico''. ''Una cosa e' certa – annuncia Gianna Tempesta – noi di qui non ci muoviamo: io e mio marito viviamo su una carrozzella e lottiamo ogni giorno perche' i nostri diritti siano rispettati, questa e' una battaglia che continueremo sino in fondo''.
