Bari, il pm Scelsi: "Per Laudati non c'era reato di prostituzione"

NAPOLI, 20 SET – Il procuratore di Bari Antonio Laudati non condivideva l'ipotesi di reati in materia di prostituzione in relazione all'inchiesta sulle escort. Lo ha riferito l'ex pm di Bari Giuseppe Scelsi ai magistrati delle procura di Napoli e di Lecce.

Scelsi ricorda che Laudati dopo qualche tempo gli affianco' i colleghi Eugenia Pontassuglia e Ciro Angelillis. ''Subito dopo la coassegnazione – dice Scelsi – il dott. Angelillis prospetto' l'ipotesi dell'impossibilita' di configurare reati in materia di prostituzione giusta il risultato di una sua ricerca giurisprudenziale. L'orientamento del collega corrispondeva a quello del procuratore Laudati, perche' so che quest'ultimo aveva manifestato le sue perplessita' sulla possibilita' di configurare quei reati riferendone, per quel che ne so e se non ricordo male, al presidente del Tribunale di Bari dott. Savino, al procuratore generale presso la corte d'appello dottor Pizzi e forse al presidente della stessa corte, perche' quest'ultimo nel suo discorso inaugurale del gennaio 2010, secondo quanto riportato dalle cronache giornalistiche, aveva fatto riferimento ad una spesa rilevantissima della procura della Repubblica di Bari per intercettazioni relative a fatti non costituenti reato. Le perplessita' del dottor Angelillis furono rappresentate anche alla collega Pontassuglia, ma sia io che lei ritenemmo necessario approfondire il tema attendendo di avere il quadro completo dell'indagine''.

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Elisa D'Alto