Giudizio immediato per “lady Asl” Lea Cosentino e le altre otto persone coinvolte nello scandalo della sanità barese. Lo ha chiesto la procura di Bari sulla base delle prove raccolte contro l’ex direttore generale della Asl barese. In questo modo, la parola passa direttamente al giudice senza che il Giudice dell’Udienza Preliminare formuli il rinvio a giudizio. La richiesta è stata depositata nell’ufficio del gup che dovrà ora fissare la data del dibattimento e valutare eventuali richieste di rito abbreviato da parte dei difensori degli indagati.
Le accuse – diversi episodi di falso e peculato – riguardano il concorso ritenuto truccato per il posto di direttore medico della struttura complessa di allergologia e immunologia dell’ospedale di Altamura, in provincia di Bari, e la bonifica di alcuni uffici della Asl Bari dalla presenza di eventuali microspie installate dai magistrati. Per questi fatti Lea Cosentino, si trova agli arresti domiciliari dal 14 gennaio scorso.
Per la bonifica degli uffici della Asl, avvenuta nel 2008 e costata 72mila euro, i magistrati ipotizzano, a vario titolo, i reati di peculato e falso per Cosentino, che dispose i controlli, per l’imprenditore Antonio Coscia, che compì le bonifiche, e per il direttore patrimonio della Asl, Antonio Colella, che liquidò parte del compenso.
Lady Asl è anche accusata di falso – assieme a medici componenti della commissione esaminatrice e a funzionari dell’azienda sanitaria – anche nell’altro filone d’indagine relativo alla falsificazione del concorso a primario di allergologia di Altamura, avvenuto invece tre anni fa.
Proprio per questa vicenda la procura barese ha deciso di chiedere il processo con rito immediato per Cosentino, per il primario di allergologia dell’ospedale di Caserta, Agostino Cirillo, per l’ex direttore sanitario della Asl Bari, Giuseppe Lonardelli, per il primario di allergologia di Civitanova Marche, Stefano Pucci, per il medico di allergologia del policlinico di Bari Eustachio Nettis, per Leonardo Digirolamo, dirigente dell’ufficio legale dell’Asl Bari, e per Vito Modesto Mastrangelo, funzionario dell’Azienda sanitaria locale.
