
BARI – Una studentessa di 18 anni รจ stata cacciata da scuola per essersi tinta i capelli di blu. La preside della scuola paritariaย Suore Salesiane dei Sacri Cuori a Barletta ha impedito alla ragazza di entrare in classe e poi l’ha cacciata. La giovane, che a giugno sosterrร la maturitร , ora studia da privatista a casa, mentre i genitori hanno denunciato l’accaduto ai carabinieri.
Luca Guerra su Repubblica edizione di Bari scrive:
“Cosรฌ conciata non vai in classe”. ร accaduto due mesi fa, all’inizio dell’anno scolastico. Protagonista una 18enne iscritta alla scuola paritaria ‘Suore Salesiane dei Sacri Cuori”, in pieno centro cittadino. Il 17 settembre, primo giorno di lezioni, Anna, nome di fantasia, si presenta regolarmente a scuola, ma con un taglio di capelli evidentemente scandaloso per il capo dell’istituto. Capelli molto corti, tinti di un bel blu. Un vezzo da giovanissima, che in tanti hanno a quell’etร . Non per la preside della scuola paritaria”.
La preside e la studentessa iniziano a discutere, ma quei capelli alla suora non vanno giรน:
“La linea resta invalicabile, il colore dei capelli della ragazza resta oggetto di un aut aut. In ballo accuse reciproche: la giovane Anna sostiene che la suora le abbia impedito l’accesso all’istituto con la forza, mentre la dirigente scolastica ribadisce di aver solo occupato l’ingresso della scuola, senza atteggiamenti maneschi.
La preside cita un regolamento interno che fa richiamo alla morigeratezza dell’abbigliamento, ma leggendo il faldone riguardante il comportamento da osservare c’รจ l’articolo 3, che spiega come “Ogni studente รจ tenuto con la collaborazione e la supervisione della famiglia a indossare un abbigliamento consono all’ambiente educativo”.
Nessun riferimento a tinte e tagli nel regolamento originario. Che perรฒ sarebbe stato integrato con riferimento anche al colore e al taglio dei capelli dopo l’inizio dell’anno, secondo le accuse della famiglia”.
Ora la giovane studia in casa da privatista per prepararsi agli esami di maturitร e il caso prosegue per vie legali.
