Alcuni manifesti sono stati affissi a Roma – in concomitanza con la protesta organizzata a piazza Navona per chiedere l’estradizione di Cesare Battisti – in corso Rinascimento e piazza Sant’Andrea della Valle a favore della scarcerazione dell’ex terrorista italiano. ”Battisti libero”, è scritto in giallo sui manifesti con accanto un primo piano in bianco e nero dell’ex membro dei Proletari Armati per il Comunismo. I manifesti portano, come firma, la sigla ‘Militant’ e raffigurano anche un volantino di rivendicazione di un attentato, con sotto la scritta ”liberiamo gli anni ’70”.
Uno dei primi ad individuarli è stato Potito Perruggini Ciotta, nipote del brigadiere Giuseppe Ciotta, ucciso dal movimento Prima Linea a Torino negli anni Settanta. ”Ho chiesto alla polizia di rimuovere immediatamente i manifesti e sarebbe il caso di identificare i responsabili di questa squallida provocazione che inasprisce inutilmente gli animi”, ha spiegato Ciotta che ha contribuito all’organizzazione del sit-in creando appositamente un gruppo su facebook per invitare alla partecipazione alla protesta. ”Fino ad ora hanno aderito al gruppo circa 4500 persone”, ha aggiunto il nipote di una delle vittime del terrorismo.