Benzina e gasolio allungati con l'olio dell'Est, la truffa in alcuni distributori d'Italia FOTO ANSA
Benzina e gasolio allungati con l’olio per aumentare la quantità e guadagnarci sopra truffando chi pensava di aver fatto rifornimento. Maxi blitz in tutta Italia dei carabinieri con oltre 50 indagati. Gli inquirenti contestano, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe, falsificazione assegni, riciclaggio. Sono 70 le truffe finora accertate. Contestualmente è in corso anche un sequestro di beni a società per circa 3 milioni di euro.
L’ultima banda di truffatori si occupava dell’importazione dall’Est Europa di olio industriale con cisterne accompagnate da false bolle di trasporto. L’olio stoccato in un deposito sito nell’area salernitana era miscelato con il gasolio per allungarne la quantità e incrementare i ricavi derivanti dall’erogazione al dettaglio. I proventi venivano progressivamente reimpiegati nella costituzione di società-cartiere operanti nello specifico settore. Nei cui capitali confluivano anche i numerosi beni immobili e mobili acquistati nel tempo dal sodalizio per riciclare il denaro.
Le indagini sono partite dalla compravendita di una macchina di grossa cilindrata. Alcuni degli indagati fingendosi acquirenti, si facevano inviare via WhatsApp, dal venditore, le immagini del libretto di circolazione della vettura da vendere che subito dopo duplicavano. Utilizzando le foto della vettura pubblicavano anche loro un annuncio di vendita sul web e, una volta individuato l’acquirente giusto e realmente intenzionato all’acquisto, lo costringevano – dicendogli che erano molti interessati – ad inviare una foto dell’assegno circolare a loro intestato riportante la cifra d’acconto concordata. A questo punto il gioco era praticamente fatto: assegno replicato e presentato per la riscossione. La banda di truffatori in questione, aveva ramificazioni in ramificazioni in Lombardia e Friuli Venezia Giulia, agiva nell’ambito delle compravendite on-line di autovetture di pregio utilizzando quattro “batterie operative”.