TRIESTE – Il Friuli Venezia Giulia non e' piu' in grado di sostenere lo sconto aggiuntivo introdotto a inizio febbraio sull'acquisto di carburanti per i residenti, per rendere competitivo il prezzo della benzina verde con quello applicato in Slovenia. Lo annuncia oggi il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani.
''Siamo costretti – afferma in una nota – a tornare agli sconti che introducemmo a ottobre, che sono comunque superiori di alcuni centesimi agli sconti standard previsti per legge''.
Secondo Ciriani, ''non sono giunte in tempo le necessarie misure correttive da parte del Governo Monti per permettere al Friuli Venezia Giulia di salvaguardare non solo la categoria dei benzinai, ma anche il gettito regionale e statale proveniente dalle accise benzina, compensando con una misura semplice da applicare l'emorragia di acquisto di carburanti, che andra' nuovamente a totale vantaggio della vicina Slovenia''.
Per l'esponente di Giunta e' ''miope la presa di posizione del Governo, che nonostante il pressing bipartisan della politica regionale non ha ancora preso in considerazione la reale necessita' del Fvg di compensare con uno sconto sul costo benzina, che alla fine delle partite di giro – conclude – risulta ampiamente assorbito dal maggiore gettito dovuto ai consumi in Italia del carburante''.
Da domenica torneranno in vigore le misure precedenti di sostegno all'acquisto dei carburanti: lo sconto benzina tornera' a 21 centesimi nei comuni di Zona 1 e a 14 nei comuni di Zona 2, quello del gasolio sara' rispettivamente di 14 e 9 centesimi.
