Nella giornata di venerdì La Gioiosa ha ammesso davanti al gip nell’interrogatorio di convalida del fermo di essere stato lui a sparare, spiegando però che la pistola gli era stata consegnata da altre persone e che aveva fatto fuoco soltanto dopo che il barista lo aveva preso a sprangate.
Assieme a lui nel locale di Cortenuova c’erano dei complici: Luigi Assandri, 28 anni, di Sedriano (Milano), morto folgorato lo scorso settembre mentre cercava di rubare rame ad Arluno (Milano), Emanuele Nocco, 38 anni, di Cesano Boscone (Milano), ai domiciliari, e l’albanese Raimind Koxhaj, 30 anni, residente a Magenta, in carcere. Due marocchini, ritenuti i pali, sono ancora latitanti.
Secondo gli inquirenti la banda ha organizzato quella che doveva essere una rapina per rubare della droga, poi degenerata nell’omicidio per la reazione della vittima.