L’incubo è iniziato intorno alle 20, quando la cinquantenne, preoccupata per alcuni rumori, è scesa al piano interrato della sua abitazione dove vivono anche i genitori anziani e la badante. Preso atto che non c’era alcun problema, è risalita al piano terra dove abita con il marito (che era assente, in trasferta di lavoro). Ed è a questo punto che si è trovata di fronte uno dei rapinatori, entrato dalla porta finestra della cucina di cui, con i suoi due complici, aveva alzato la tapparella, tenendola poi sollevata mettendoci sotto una sedia: «Pensavo che fosse da solo, così l’ho affrontato dicendogli: “Cosa fai qui, guarda che chiamo i carabinieri”». Proprio in quel momento però sono entrati gli altri due complici ed è allora che la cinquantenne ha iniziato a guardarsi intorno, in cerca di un oggetto adatto per scagliare contro la banda.