NAPOLI, 3 SET – Ammette di aver ricevuto danaro dal premier ma puntualizza, cosi' come sostenuto da Berlusconi, che si tratto' di un atto di ''liberalita'''. E' quanto sostiene nel suo memoriale difensivo l'imprenditore Gianpaolo Tarantini: una tesi che appare scontato sara' ribadita durante l'interrogatorio di garanzia in corso da circa due ore.
Tarantini sottolinea quindi di avere ricevuto dal premier, tramite Lavitola, un appannaggio mensile di 20mila euro fino allo scorso luglio; il danaro era ritirato dalla moglie, Angela Devenuto, presso gli uffici dello stesso Lavitola in via del Corso.
Nel memoriale, di 14 pagine, Tarantini afferma anche di aver chiesto a Berlusconi un prestito di 500mila euro per avviare un'attivita' imprenditoriale; il premier avrebbe acconsentito a tale richiesta, ma l'imprenditore si dice convinto che la somma sarebbe stata trattenuta da Lavitola. Tarantini nega di avere estorto danaro al premier e ribadisce di aver chiesto aiuto a Berlusconi per le difficolta' economiche in cui si trovava.
