Sconvolgente storia di sesso e di degrado in un processo a porte chiuse in corso al Tribunale di Monza. Un bambino, che ora ha sedici anni, è stato costretto dalla madre e da una amica di lei a rapporti sessuali incestuosi filmati con un telefonino. Le immagini venivano inviate via Mms ad un uomo residente nella Bergamasca il quale in alcune occasioni avrebbe indicato anche le pose preferite. Oggi il ragazzo, affidato ad una nuova famiglia, cerca di dimenticare e di costruirsi un futuro.
Teatro dell’avvilente vicenda una casa di Besana Brianza. Il bambino, che ha raccontato la storia agli assistenti sociali nel corso di un programma di reinserimento in famiglia, era stato indotto a rapporti incestuosi dalla madre e da una sua amica, di cui era temporaneamente ospite che oggi vive nel Lecchese. Le accuse del pm Alessandro Gentile, formulate a conclusione di una delicata indagine, hanno portato al proscioglimento in fase istruttoria della madre in quanto dichiarata incapace di intendere e di volere; di concorso in violenza sessuale per l’amica di famiglia e di istigazione alla violenza sessuale e di produzione di materiale pedopornografico per l’uomo destinatario delle immagini.
Nella casa di Besana Brianza vivevano anche altri due figli della madre snaturata. Sembra però non siano stati coinvolti nella vicenda anche perchè, in considerazione dello stato di degrado familiare, erano stati a suo tempo allontanati. Il padre sembra ignorasse quanto avveniva nella sua famiglia. A due anni di distanza dai fatti il processo viene celebrato dal giudice Italo Ghitti e prossimamente andrà a sentenza