Pc senza filtri a scuola elementare, bimbi guardano film….

Pc senza filtri a scuola elementare, bimbi guardano film….

ROMA – Una serie di cose che non devono succedere e che invece succedono tutte insieme. E così succede che in un’aula di informatica di una scuola elementare di Roma bambini di sette-otto anni riescano tranquillamente a guardarsi dei filmati a carattere pornografico.

Fatto denunciato dal Moige (organizzazione di genitori cattolici) e diffuso dal quotidiano romano “Il Tempo”. In una scuola elementare (non viene indicato il nome dell’Istituto) succede semplicemente questo: ci sono dei bambini in un’aula di informatica. Normale e sacrosanto. Meno normale è tutto il resto. Scrive infatti il tempo che la maestra che li doveva controllare e istruire si era allontanata per qualche minuto. E soprattutto, scrive il tempo, i pc della scuola elementare non erano provvisti di filtro “parental control”. Incredibile ma vero: ai bambini in questione, curiosi come lo sono sempre o quasi i bambini, è bastato scrivere la parolina magica “sesso” su Google per trovarsi a navigare tra i siti porno.

«È già successo in altre scuole. Lasciare i pc senza filtri è pericoloso e problematico – afferma all’Adnkronos il direttore generale del Moige, Antonio Affinita – è necessario che tutto il sistema informatico, ancor di più ora che si parla di scuola 2.0, sia messo in sicurezza da ogni punto di vista, non solo delle strutture». «In ogni caso – conclude – poiché questo fenomeno ci preoccupa molto, chiederemo al ministero un inventario sulle attrezzature informatiche nelle scuole per conoscere il grado di sicurezza».

«Per quanto riguarda la fornitura di postazioni informatiche nei laboratori delle scuole, il ruolo del Miur si limita al finanziamento di progetti inseriti nelle azioni del Piano Nazionale Scuola Digitale, che possono prevedere anche l’acquisto di tecnologie – spiegano all’Adnkronos dal ministero dell’Istruzione – Quanto alla scelta dei fornitori, alla successiva installazione e alla manutenzione (del software e dell’hardware) delle suddette postazioni, queste sono di competenza dei dirigenti scolastici». «Il Miur – aggiungono – è inoltre impegnato in una vasta attività di sensibilizzazione di studenti, insegnanti e genitori sui temi della lotta al bullismo e cyber bullismo e della navigazione sicura e consapevole in internet attraverso il progetto Generazioni Connesse».

 

Published by
Emiliano Condò