NAPOLI – Un uomo tunisino che si era convertito alla jihad è stato arrestato il 5 agosto dai carabinieri del Ros insieme ad altre 7 persone. Le accuse per la banda di trafficanti di migranti sono di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e alla falsificazione di documenti. Il capo della banda oltre ad essere indagato per il traffico di migranti è anche accusato di terrorismo dalla procura di Napoli.
Al centro delle indagini del Ros c’è una organizzazione criminale che, in cambio di denaro, predisponeva e faceva rilasciare da aziende tessili compiacenti contratti di lavoro e buste paga fittizie in favore di altri immigrati maghrebini, consentendo loro di ottenere il permesso di soggiorno per motivi di lavoro e regolarizzando così la loro posizione in Italia.
Il capo e promotore dell’organizzazione criminale è un tunisino, che è stato contestualmente indagato dalla procura distrettuale antiterrorismo di Napoli per associazione con finalità di terrorismo internazionale insieme ad altre persone in via di identificazione. L’arresto è avvenuto dopo le indagini dei carabinieri del Ros, che hanno documentato la sua progressiva auto-radicalizzazione, manifestata anche attraverso i social network, commentando tra l’altro con favore i recenti attentati di Parigi.