MILANO – L’università Bocconi, centro della borghesia “moderata” milanese, si scopre reazionaria quando di mezzo ci sono gli omosessuali. L’episodio risale alla scorsa settimana. Un ragazzo sta attaccando in bacheca alcuni volantini del Best, associazione studentesca in difesa della diversità di genere. Ma subito altri studenti strappano quei manifesti, arrivando a insultare pesantemente il ragazzo: “Gli hanno urlato “omosessuale, frocio e ricchione”, testualmente”, racconta Giulia Tagliaferri, studentessa e presidente del Best.
“Roberto – continua Giulia – ha sorpreso uno studente della Bocconi mentre strappava un poster dell’associazione che sponsorizzava l’iniziativa del 17 Maggio per la Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, e che è stata finanziata con i contributi dell’Università Bocconi. In seguito alla richiesta di spiegazioni di quel gesto, Roberto è stato aggredito verbalmente dallo studente e intimorito con un atteggiamento aggressivo e fisicamente minaccioso”.
Poi, altre intimidazioni: “Ci hanno staccato i manifesti un po’ dappertutto e alcuni sono stati imbrattati con la scritta ‘froci'”.
L’ateneo ha risposto inviando una lettera a studenti, professori e personale, firmata dal rettore Guido Tabellini e dal consigliere delegato Bruno Pavesi: “Crediamo che all’interno della nostra comunità sia necessario riflettere su questi gravi comportamenti di intolleranza. Pur nella certezza che si tratti di singoli e isolati casi, ci preme ricordare a tutti che far parte della comunità bocconiana significa prima di tutto condividere i nostri valori, a partire da quelli di libertà d’espressione, valorizzazione della diversità, etica e solidarietà”.