
Bollate, Viggiù, Mede, Castrezzato: i comuni zona rossa in Lombardia per i contagi da variante inglese (Foto Ansa)
Bollate, Viggiù, Mede, Castrezzato: sono i 4 comuni della Lombardia in zona rossa. Zona rossa che comincerà dalle 18 di mercoledì 17 febbraio. In queste aree si sono verificati tantissimi contagi dovuti alla varianti del Covid. Soprattutto la variante inglese.
L’allarme a Bollate era scattato la scorsa settimana. C’era stato un focolaio Covid alla scuola materna che aveva rapidamente infettato 45 alunni e 14 docenti. Da lì erano scattati i controlli a campione di Ats. In tre campioni su tre era stata individuata la variante inglese del Covid.
Nel caso di Bollate, ha spiegato il governatore Fontana, incide soprattutto la vicinanza con Milano. E il timore che la variante possa ulteriormente propagarsi nel capoluogo.
Bollate, Viggiù, Mede, Castrezzato: i 4 comuni in zona rossa della Lombardia
Castrezzato (Brescia), Viggiù (Varese), Mede (Pavia), e Bollate (Milano). Sono i comuni lombardi in zona rossa. Lo ha stabilito con un’ordinanza il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. La decisione segue l’insorgere di cluster di contagio legati alla diffusione di varianti del virus.
Il presidente della Regione – sentito il ministro della Salute – ha stabilito con un’ordinanza che, ai sensi dell’art. 3 del dpcm 14 gennaio 2021, nei 4 comuni verranno applicate le disposizioni previste nella cosiddetta ‘fascia rossa’.
Coronavirus Lombardia: bollettino 16 febbraio
Ecco il bollettino del Coronavirus in Lombardia il 16 febbraio. A fronte di 29.846 tamponi effettuati, sono 1.696 i nuovi positivi in Lombardia, con un tasso di positività al 5,6%. I decessi sono 38, i guariti/dimessi 1.615. Aumentano i ricoveri in terapia intensiva (+7) e negli altri reparti (+121). Nuovo boom di contagi (300) a Brescia.
L’allarme per la diffusione della pandemia è alto e lo dimostrano le ultime dichiarazioni di Massimo Galli. “Siamo tutti d’accordo – ha detto l’infettivologo – che vorremmo riaprire, ma io mi ritrovo di nuovo un reparto invaso da nuove varianti, e questo riguarda tutta l’Italia e questo fa facilmente prevedere che a breve avremo problemi più seri”. “Le avvisaglie – ha aggiunto – vengono guardando cosa sta succedendo in altri paesi europei. Le varianti ci sono e sono maggiormente contagiose”.
Lo dimostra quello che sta accadendo anche nelle scuole di Bergamo e provincia: nel giro di due settimane sono triplicate le classi in quarantena. Se nell’ultima settimana di gennaio erano state 28, la scorsa settimana – fa sapere oggi Ats Bergamo – le classi in quarantena sono state ben 100, con 119 positivi (erano 48).