Bollettino coronavirus del 30 giugno 2022: sono 83.274 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 94.165.
I morti sono invece 59, una in meno di ieri.
Bollettino coronavirus del 30 giugno 2022: tasso di positività sale al 28,1%
Sono stati eseguiti in tutto, tra antigenici e molecolari, 296.030 tamponi con il tasso di positività che sale al 28,1%, rispetto al 26,36% di ieri.
Sono invece 261 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 13 in più rispetto a ieri. Gli ingressi giornalieri sono 43. I ricoverati nei reparti ordinari sono 6.592, ovvero 338 in più rispetto a ieri.
Bollettino coronavirus del 30 giugno: i dati della pandemia ad oggi
Gli attualmente positivi sono 884.789, quindi 49.576 in più nelle ultime 24 ore. In totale sono 18.523.111 gli italiani contagiati dall’inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 168.353 I dimessi e i guariti sono 17.469.969, con un incremento di 34.599.
Bollettino coronavirus, Agenas: “Occupazione dei reparti al 10%”
Sale di un punto nell’arco di 24 ore in Italia, tornando al 10%, la percentuale di posti letto nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica), occupati da pazienti con Covid, toccando il 24% in Umbria.
E’ ferma invece al 3% l’occupazione dei posti in terapia intensiva, percentuale ampiamente sotto il livello d’allerta.
Entrambi i parametri, a livello nazionale, registravano il 3% esattamente un anno fa. E’ quanto emerge dai dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 29 giugno 2022, pubblicati oggi.
Bollettino coronavirus, Agenas: i dati sull’occupazione dei posti nelle terapie intensive
Nel dettaglio, in base al monitoraggio giornaliero Agenas, l’occupazione dei posti nelle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19, cresce in quattro regioni: Calabria (4%), Marche (2%), Puglia (3%) e Sicilia (4%); mentre cala in 5: Campania (4%), Friuli Venezia Giulia (4%), provincia autonoma di Bolzano (1%), Sardegna (3%), Veneto (2%).
E’ invece stabile in 10 regioni o province autonome: Abruzzo (al 3%), Basilicata (1%), Emilia Romagna (3%), Lazio (5%), Liguria (1%), Lombardia (1%), Molise (3%), Piemonte (2%), Toscana (2%), Umbria (1%).
Nella provincia autonoma di Trento (0%) e Valle d’Aosta (0%) la variazione non è disponibile.
La percentuale di posti letto in reparto, invece, cala nelle Marche (8%) e in Molise (6%), mentre cresce in nove regioni: Emilia Romagna (11%), Liguria (13%), Pa Bolzano (12%), Toscana (8%), Pa Trento (10%), Puglia (11%), Umbria (24%), Valle d’Aosta (16%) e Veneto (7%).
E’ stabile in dieci: Abruzzo (al 9%), Basilicata (14%), Calabria (18%), Campania (11%), Friuli Venezia Giulia (12%), Lazio (9%), Lombardia (8%), Piemonte (4%), Sardegna (8%), Sicilia (21%).