Un alterco nato dopo che una giovane del centro sociale XM24 ha chiesto a un ambulante di spostare il furgone della frutta parcheggiato davanti all’ingresso della struttura. Secondo quanto riferito ai Carabinieri dalla donna, una bolognese di 35 anni, l’uomo, Stefano Padovano, 67 anni, della provincia di Salerno, si sarebbe rifiutato e da lì è nato un diverbio, inizialmente verbale e poi degenerato in scambio di reciproci schiaffi. A quel punto, sempre secondo il suo racconto, sarebbe intervenuto un suo amico per separarli.
Quando i due si sono allontanati per rientrare nel centro sociale, l’ambulante si sarebbe accasciato a terra colpito da malore. La donna ha detto ai militari di essere tornata indietro e di aver tentato di rianimarlo. Nel frattempo un passante ha chiamato l’ambulanza: il personale del 118 ha tentato a sua volta di soccorrerlo ma Padovano è morto subito dopo. E’ intervenuto il medico legale Matteo Tudini e le indagini sono coordinate dal pm di turno Marco Mescolini. I carabinieri hanno cominciato a ricostruire la dinamica dei fatti, anche attraverso altre eventuali testimonianze.
Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri del reparto operativo, i giovani del centro sociale che avrebbero partecipato alla lite sarebbero tre. Oltre alla ragazza, alcuni testimoni sentiti dai militari avrebbero visto anche altre due persone. In particolare un ragazzo, dopo aver visto l’amica litigare con l’ambulante, avrebbe avuto una colluttazione con la vittima. I due però al momento non sono stati rintracciati. La ragazza, ascoltata dai carabinieri fino a tarda sera con un avvocato, ha ribadito la sua versione sostenendo che l’amico è intervenuto solo per separarla da Padovano.
Le due versioni, inconciliabili, saranno vagliate nelle prossime ore. Sul corpo della vittima il medico legale ha potuto notare solo una escoriazione sul sopracciglio e un graffio su una guancia, ma sarà l’autopsia che probabilmente verrà eseguita domani a stabilire la causa della morte e l’eventuale nesso causale tra la colluttazione e il decesso. Il pm Marco Mescolini dovrebbe aprire un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale.
