Tragedia familiare a Bologna con il suicidio di madre e figlio morti dopo essersi gettati, a tre giorni di distanza l’uno dall’altra, dal quinto piano dell’appartamento in cui vivevano, in via Marconi, nel centro cittadino.
Dopo il suicidio della madre, una donna di 67 anni che, depressa da lungo tempo per la morte del marito, aveva deciso di farla finita lanciandosi nel vuoto la domenica di Pasqua, anche il figlio di 37 anni ne ha imitato il gesto estremo lanciandosi, la mattina del 7 aprile, dal balcone del bagno. L’uomo, che aveva un rapporto simbiotico con la madre, soffriva di psicosi e, disoccupato, viveva con la pensione del padre.
Era già stato ricoverato, circa un mese fa, nell’istituto di psichiatria Ottonello di Bologna perché aveva tentato il suicidio assumendo un quantitativo eccessivo di farmaci. Successivamente era stato trasferito in una struttura privata. In questo periodo era particolarmente provato anche per la perdita di alcune centinaia di migliaia di euro, a causa di investimenti in Borsa andati male.
Nella tarda mattinata aveva un appuntamento presso una sede dei servizi territoriali. Il fratello maggiore di 41 anni e residente a Milano era rientrato a Bologna domenica pomeriggio dopo aver appreso del decesso della madre. La mattina del 7 aprile il 41enne si era assentato per andare a fare compere. Al suo rientro a casa ha visto un’auto della polizia e si è accorto di quanto accaduto al fratello. La Procura di Bologna ha escluso responsabilità penali su entrambi i suicidi.
