Andava a nuotare in piscina durante l’orario di lavoro. Un commesso della Procura di Bologna, B.G., 47 anni, è stato denunciato per truffa aggravata ai danni dello Stato. L’indagine a suo carico è iniziata il 23 marzo, quando l’uomo non era in procura, ma l’orologio marcatempo diceva il contrario. Gli inquirenti hanno analizzato i filmati delle videocamere di sorveglianza e hanno quindi scoperto che il commesso lasciava la procura per andare in piscina, come hanno poi accertato i pedinamenti compiuti dagli investigatori. Ulteriori indagini hanno poi confermato che le assenze ingiustificate dell’uomo erano sei, tutte di lunedì e mercoledì e sempre nel primo pomeriggio, fra le 15 e le 17.
Davanti al gip Gabriella Castore, l’uomo ha ammesso altre uscite non autorizzate e si è difeso sostenendo di essere in terapia. Il medico gli aveva infatti prescritto il nuoto come cura ma, non avendo più permessi a disposizione, ha deciso di assentarsi senza avvisare nessuno. Il pm Lorenzo Gestri ha chiesto per lui gli arresti domiciliari, ma il gip ha però deciso per l’obbligo di firma quotidiana alla Polizia.
