Bologna: famiglia aggredita con mazza da baseball e cric dopo un incidente sulla tangenziale

Una famiglia bolognese – padre, madre e figlio di un anno e mezzo – è stata aggredita con una mazza da baseball e minacciata con un cric dopo una lite per un incidente stradale con un salernitano di 29 anni. I tre sono finiti tutti al pronto soccorso, con alcune ferite causate dalle schegge del parabrezza, mandato in frantumi dal padre del campano, intervenuto in suo aiuto.

L’aggressione è avvenuta verso le 23 di ieri allo svincolo di S.Lazzaro di Savena della tangenziale di Bologna, dove poco dopo è arrivata anche la polizia, che ha denunciato il ventinovenne e il padre, di 54 anni, per lesioni aggravate, danneggiamento e porto abusivo di oggetti atti a offendere.

Tutto è cominciato con un piccolo incidente nei pressi dell’ Interporto: il salernitano, alla guida di una Smart, avrebbe fatto una manovra azzardata costringendo il bolognese, di 44 anni, a frenare bruscamente. L’uomo, che era sulla propria Volkswagen con la moglie, una ventottenne di origine siciliana, e il figlio di 18 mesi, è sceso dalla macchina per protestare, ma il campano lo ha urtato con lo specchietto retrovisore, facendolo cadere a terra e poi allontanandosi.

Il bolognese è risalito in auto e, dopo avere avvertito il 113, si è messo a seguire la Smart del campano, che nel frattempo ha chiesto aiuto al genitore. Dopo avere percorso un tratto della tangenziale, i due sono usciti allo svincolo di San Lazzaro, dove ad attenderli c’era il cinquantaquattrenne, su una Citroen Saxo insieme alla compagna, una moldava di 31 anni.

Padre e figlio si sono scagliati contro l’auto del bolognese: il primo ha infranto il parabrezza con una mazza da baseball, mentre il secondo lo minacciava con un cric. Poco dopo è arrivata la polizia, che ha calmato gli animi. Di fronte agli agenti, il cinquantaquattrenne ha ammesso di avere esagerato: dopo essersi scusato, ha detto di avere gettato la mazza e il cric dietro una recinzione, dove sono stati recuperati e sequestrati.

Nei guai è finita anche la compagna moldava che, risultata irregolare, è stata portata all’ufficio immigrazione. La famiglia aggredita si è fatta medicare all’ ospedale di Budrio: l’uomo ha riportato lesioni guaribili in dieci giorni, la moglie in sette e il bimbo, colpito da alcune schegge sul viso, in quattro giorni.

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Published by
Maria Elena Perrero