
BOLOGNA – Ha legato la sua bicicletta al palo sotto casa come tante altre volte negli ultimi 4 anni. Quando però Mara, una studentessa di Bologna, è andata a riprenderla ha trovato l’amara sorpresa. Una multa di 84 euro e un carroattrezzi per la rimozione della bicicletta.
Maddalena Oculi su Il Resto del Carlino scrive:
“Multa e carroattrezzi per una bici legata nel posto sbagliato. Perché parcheggiare il proprio veicolo sul marciapiedi è vietato, come recita il codice della strada, e non vale solo per auto o motorini. L’ha scoperto a sue spese una studentessa fuorisede di 23 anni, Mara C., che lunedì pomeriggio ha legato come ogni giorno la bicicletta a un palo del cartello stradale sotto casa, in via Pasubio”.
La ragazza racconta alla Oculi:
“Sono quattro anni che vivo qui e che lego la bicicletta in strada — racconta Mara — ma nessuno mi ha mai detto che dava fastidio o che non ci poteva stare. Questa volta invece evidentemente ha dato fastidio, dato che i vigili sono arrivati su chiamata di un condomino del palazzo a fianco al mio. Erano le 15, io ero in casa, a un certo punto mi chiama la mia coinquilina che aveva visto un carroattrezzi con sopra la mia bici”.
Mara allora è scesa in strada e oltre alla rimozione della bici le è stata notificata la multa:
“La multa era di 84 euro, ma ho saldato subito e così ho avuto lo sconto del 30 per cento, pagando 58,80 euro. Avrei speso meno a comprarmene un’altra”.
La rastrelliera per le bici non è lontana dal condominio dove la ragazza vive, ma lei spiega:
“la rastrelliera più vicina è in fondo al parco. Non è lontano, ma la sera con il buio non è bello per una ragazza farsi tutto il tratto di strada da sola a piedi”.
La studentessa non si spiega il perché della multa, ormai pagata, e parla di “ingiustizia”:
“La bici la usavo sempre per spostarmi, per uscire o andare all’università e ovviamente continuerò a farlo. Certo, non la legherò più a questo palo, ma è assurdo perché proprio davanti c’è una palestra e ogni sera i clienti la lasciano appoggiata senza aver mai avuto alcun problema. È un’ingiustizia”.
