Sei vodke e tre mojito serviti in un bar di Bologna a una ragazza di 15 anni, che si è sentita male ed é finita all’ospedale. A denunciare l’episodio è una giovane mamma, che si è rivolta alla polizia e ha inviato una lettera alla redazione dell’emittente E’tv, che ha raccontato la vicenda nel tg serale.
Mia figlia – scrive la donna – era andata al cinema con tre coetanei a vedere Alice nel paese delle meraviglie, poi sarebbe rimasta fuori a mangiare una pizza per rientrare a casa entro mezzanotte. Ma il programma è cambiato: dopo il film sono andati a bere qualcosa in un locale nei dintorni di Piazza Maggiore e lì – racconta ancora la madre – hanno consumato alcolici «senza che i baristi chiedessero l’esibizione di documenti o si preoccupassero del numero di drink venduti ai quattro». La ragazza, che avrebbe bevuto sei vodke e tre mojito, si è sentita male. La madre, avvertita dagli amici, l’ha trovata svenuta e l’ha portata al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Orsola, dove è stato riscontrato un tasso di alcol nel sangue di 1,8 grammi/litro.
Per i medici, che l’hanno dimessa la mattina successiva, un altro bicchiere avrebbe potuto farla finire in coma etilico. La donna, che nella lettera ammette di potere fare qualcosa per migliorare il suo ruolo di genitore, punta il dito contro chi ha venduto superalcolici alla figlia e ai suoi amici, tutti chiaramente minorenni: «Perché si permette a degli assassini di tenere alzata la serranda?». Per la ragazzina i genitori decideranno un castigo, «ma il bar – si chiede ancora la madre – chi lo punisce?». La vicenda ora è nelle mani della polizia, che ha avviato accertamenti.