Bologna, Salvatore Ferrara uccide Stefano Cagna: dissidi sul lavoro?

Omicidio-suicidio nella periferia di Bologna, quartiere San Donato (Foto Lapresse)

BOLOGNA – Ha ucciso con cinque colpi di pistola Stefano Cagna, imbianchino di 34 anni originario di Brescia. Poi, con la stessa pistola calibro 7.65, di è ammazzato. Salvatore Ferrara, imprenditore edile di 54 anni si è ucciso la sera del 20 novembre in via Cavalieri Ducati, poco dopo aver inseguito la sua vittima nella periferia di Bologna, davanti al bar Texas di via Beroaldo, nel quartiere San Donato.

Prima di essere ucciso, Cagna è sceso dall’auto e ha tentato di fuggire a piedi. Ma, come ricostruisce il Corriere della Sera, Ferrara non gli avrebbe dato scampo. Prima quattro colpi. Poi un quinto, alla nuca.

Sono stati gli abitanti della zona a chiamare la polizia, poco prima delle 21. Ferarra si sarebbe sparato chiuso nella propria auto mentre la scientifica repertava gli indizi sulla scena del delitto. Lo hanno trovato i carabinieri durante le indagini.

Secondo l’agenzia Ansa il movente dell’omicidio-suicidio sarebbe da ricondurre a forti dissapori tra i due, forse per questioni in sospeso di natura economica e di lavoro.

 

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Maria Elena Perrero