BOLOGNA, 14 SET – Dopo il 'caso D'Alema', lo stand 'Bologna Pride 2012' alla festa dell'Unita' del capoluogo emiliano resta chiuso per protesta. Ieri sera proprio in una saletta della direzione della festa bolognese, c'era stato il colloquio chiarificatore tra il presidente del Copasir e i responsabili nazionali di Arcigay e Arcilesbica.
Pur continuando a partecipare ai dibattiti, l'Arcigay di Bologna annuncia, in una nota firmata dal suo presidente Emiliano Zaino, la prosecuzione della chiusura dello spazio (ieri sera gia' listato a lutto), ''nell'attesa che la nostra comunita', fatta di cittadini, di genitori, di figli riceva delle risposte che possibilmente non alimentino le argomentazioni omofobiche di chi non ci vuole uguali nei diritti''. Dopo le scuse di D'Alema, per Arcigay e' comunque ''lecito chiedere al segretario del Pd Bersani quale sia in merito la politica del Pd. E il partito di Bologna – ha scritto ancora – che sostiene la nostra battaglia, come e' evidente dalle parole di Sergio Lo Giudice (capogruppo in Comune, che da poco ha sposato il suo compagno a Oslo, ndr), ha intenzione di inviare un messaggio alla sua sede nazionale a Roma?''.
