Il “Super Tram” di Bologna si รจ dimostrato un fallimento, dopo i primi collaudi. Si tratta di un progetto di cui in cittร si parla da anni, ma nonostante i lavori siano terminati, le lacune non mancano. I problemi del Civis (questo il nome del mezzo) sono stati raccontati da Francesco Alberti sul Corriere della Sera.
Questa รจ stato in sintesi, il giro di prova del tram, come narrato dal cronista del Corriere: “Per due volte ha sbandato in mezzo al traffico, poi ha mostrato piรน di unโincertezza in curva e quando รจ stato il momento di allinearsi alla banchina, lโoperazione รจ stata tuttโaltro che chirurgica. ร stato un vecchio autista a bordo a riportare il mezzo in traiettoria”.
A bordo del mezzo c’erano i due giudici che dovevano valutare quanto il tram fosse affidabile: “Scesi dalla vettura sperimentale, dopo quella che doveva essere la prima prova su strada, i magistrati Valter Giovannini e Antonello Gustapane non si sono pronunciati, ma che lโesame sia stato un mezzo flop lโhanno capito anche i bambini”.
Eppure, ricorda Alberti, il progetto รจ in cantiere da tanto tempo: “Sono anni, dโaltra parte, che sbanda il decantato Civis, supercomputerizzato tram su gomma a guida ottica che prima o poi unirร parte della periferia al cuore della cittร (doveva essere pronto per il 2010, forse lo sarร nel 2012). Sono anni che questo colossale progetto da 182 milioni di euro (di cui 109 dallo Stato) sovrasta e dilania la politica bolognese: modifiche di percorso, sollevazioni di comitati popolari, ritardi, voltafaccia, allarmi piรน o meno catastrofici. Un tormentone estenuante. Ora complicato dallโingresso in scena della magistratura, chiamata ad accertare la regolaritร del progetto sotto il profilo della sicurezza (da qui il test dellโaltro giorno e il sequestro di alcune vetture), oltre che il corretto adempimento delle clausole contrattuali da parte dellโazienda costruttrice ยซIrisbusยป” .
Il Civis, sottolinea Alberti, “รจ costato un occhio: e continuerร a costare. LโAzienda trasporti comunale (Atc) ha calcolato in 15 mila euro al giorno la penale che Irisbus e Coop Costruttori dovranno pagare per i ritardi nella consegna del progetto. E sarร braccio di ferro, visto che le due aziende addebitano ad altri la responsabilitร dello slittamento dei tempi. Per non parlare, poi, delle 48 vetture, moderne e scintillanti, che da tempo languono inutilizzate nei magazzini, ma che intanto richiedono unโadeguata e costosa manutenzione”.
