Si sono concluse le arringhe delle difese nel processo di secondo grado per le violenze nella caserma della polizia di Bolzaneto sui manifestanti arrestati durante il G8 del 2001 a Genova. L’ultima udienza sarà celebrata il 5 marzo quando i giudici leggeranno la sentenza.
I pubblici ministeri Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati hanno chiesto un anno e sei mesi per la dottoressa Sonia Sciandra – assolta in primo grado – accusata di falso ideologico per aver modificato alcune cartelle cliniche e nove mesi per gli addetti alla matricola Marcello Mulas, Michele Sabia Colucci e Giovanni Amoroso.
Per altri quattro imputati hanno chiesto la conferma delle condanne in primo grado: tre anni e due mesi per Massimo Pigozzi, assistente capo della polizia di Stato, accusato di lesioni personali per l’episodio dello “strappo” alla mano subita dal manifestante Giuseppe Azzolina, poi suturata senza anestesia.
Gli altri tre imputati, Matilde Arecco, Paolo Ubaldi e Mario Turco, hanno rinunciato alla prescrizione: per loro le pene, in primo grado, furono tutte di un anno a testa. In primo grado sono stati 15 gli imputati condannati per un totale di 23 anni e nove mesi di reclusione, mentre altri 30 sono stati assolti.
I pm avevano chiesto condanne nei confronti di 44 imputati per oltre 76 anni di carcere con pene variabili da sei mesi a cinque anni e otto mesi e una sola assoluzione. Il processo era a carico di poliziotti, agenti di polizia penitenziaria, carabinieri e medici.
