Bolzano, Mussolini fa ancora paura? Un concorso per coprire il monumento al Duce

Il rilievo contestato a Bolzano

BOLZANO – Fa ancora paura Mussolini? La domanda, dopo 65 anni, non è così campata in aria se in una città come Bolzano, non proprio un’amministrazione rossa, si sono posti il problema su un edificio. Un palazzo degli uffici finanziari, edificato in epoca fascista e decorato con un’immagine del Duce a cavallo. E’ rimasta lì, sotto gli occhi di tutti, per decenni, ma ora un concorso del Comune dovrà stabilire come coprire, seppure con un progetto artistico, la discussa effigie mussoliniana.

L’obiettivo è “musealizzare” l’opera dello scultore Hans Piffrader che esalta il regime fascista e farlo diventare una sorta di luogo della memoria non più visibile direttamente ma accessibile per una visita ”consapevole”. Non visibile da tutti se tra quei tutti ci può essere qualcuno che può essere offeso da quel simbolo. Ma solo dallo spettatore “consapevole”, chi cioè paga un biglietto per guardare l’opera. Questo è il senso del concorso di idee indetto per depotenziare il rilievo con il duce a cavallo, per il quale sono arrivate negli uffici della Ripartizione provinciale 486 proposte fra progetti, modelli, idee e schizzi.

Bolzano, quindi, si candida a laboratorio: un esperimento locale e dalle prossime settimane si capirà che piega prenderà l’idea di “defascistizzare” la facciata del palazzo, in un Paese dove le tracce del fascismo sono ancora sotto gli occhi di tutti. A Roma, un intero quartiere, l’Eur, porta i segni del fascismo e sulle facciate di interi palazzi ci sono ancora motti mussoliniani, vialoni fatti di colonne così come voleva l’estetica ridondante del regime. Un quartiere che, se si applicasse il “modello Bolzano”, andrebbe allora demolito per intero.

All’Eur il passato fascista è stato “perdonato” dopo una lunga elaborazione: un quartiere residenziale dove sorgeva l’esposizione universale del Fascismo, ma sempre un po’ lasciato in disparte, mai esplicitamente amato dal mondo della cultura e dall’architettura. Con qualche vistosa eccezione: il quartiere è stato un set molto amato da Fellini, che qui ad esempio girò Boccaccio 70. Bolzano da una parte, l’Eur dall’altra, due modelli diversi per una domanda che regge anche dopo 65 anni: il fascismo va cancellato o “digerito”?

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Elisa D'Alto