Ancora polemiche contro l’inno nazionale italiano. Dall’Alto Adige si è levata la protesta di Eva Koltz, consigliera provinciale del movimento Süd-Tiroler Freiheit e figlia ed erede spirituale e politica di Joerg Klotz, Quest’ultimo fu la mente e il braccio del terrorismo irredentista degli anni Sessanta che puntava alla liberazione del Sud Titolo dagli “occupanti italiani”.
«La celebrazione del 196esimo anniversario dei carabinieri con l’esecuzione dell’inno di Mameli in piazza Walther a Bolzano – ha detto Eva Koltz – è un atto di violenza nei confronti della storia ed espressione di una mentalità di occupazione». L’esponente autonomista ha poi proseguito dichiarando che «centonovantasei anni fa il Tirolo era un’entità politica che non apparteneva all’Italia, in cui il potere statale italiano non aveva nulla da dire». Secondo la pasionaria sudtirolese, è dunque inammissibile che le celebrazioni si tengano «in quella parte che è stata separata con violenza e contro il volere della popolazione dal resto del Tirolo e che fino ad oggi viene occupata».
