Il corpo di una donna, fatto a pezzi e nascosto in alcuni sacchi neri, è stato ritrovato a Borno (Brescia), in un dirupo. Irriconoscibile il volto. Si indaga per omicidio con i carabinieri, coordinati dal pm Lorena Ghibaudo stanno provando a risalire all’identità della vittima in base alle denunce di scomparsa presentate negli ultimi tempi in alta Valle Camonica.
Aggiornamento ore 12:49.
Impossibile al momento stabilire l’età. Il cadavere, completamente fatto a pezzi, era in quattro sacchi abbandonati in un dirupo su una strada che collega Paline alla Val di Scalve al confine tra Brescia e Bergamo. “E’ un’indagine che parte da zero” si limitano a dire gli inquirenti.
A fare la scoperta, attorno alle 16 di ieri, domenica 20 marzo, sarebbe stato un passante, che si era recato sul posto utilizzato spesso come discarica. L’uomo ha visto che da un sacco nero usciva quella che sembrava una parte di un corpo umano e ha subito dato l’allarme. Il recupero di tutti i pezzi del corpo, che era stato tagliato in piccole parti in maniera da rendere il cadavere non riconoscibile, è durato a lungo.
Sono iniziate nei laboratori dell’Istituto di medicina legale degli Spedali civili di Brescia gli accertamenti sui resti umani trovati in un dirupo a Borno. Il sostituto procuratore Lorena Ghibaudo ha affidato l’incarico al medico legale Nicoletta Cerri per provare a dare un’identità al cadavere.