Il sindaco di Borzonasca (Ge) Giuseppino Maschio ha annunciato che scriverà al prefetto di Genova per chiedere un intervento dopo che un cecchino, non ancora identificato, ha ucciso a colpi di fucile due dei cavalli che vivevano allo stato brado nell’entroterra della riviera genovese di levante, alle spalle di Chiavari, Santa Margherita Ligure e Rapallo.
«La storia dura da 10, 15 anni e nessuno ha mai fatto niente per venire a capo del problema – ha affermato Maschio – Ci sono una settantina di cavalli qui intorno, e altrettante vacche. Non sono autoctoni come le lepri o i fagiani, qualcuno ce li ha messi, a parte pochi cavalli nati in libertà ed effettivamente senza padrone. I proprietari non pagano i diritti di pascolo e quando fa comodo si vengono a prendere qualche capo per portarlo al macello. Almeno una quarantina di bovini sono di allevatori di Parma, che sono arrivati fin da noi, evidentemente perchè sapevano di restare impuniti».
«Il risultato è che per le bestie dei nostri allevatori non rimane un filo d’erba – ha continuato il primo cittadinio- Non solo, qui ci sono boschi di faggio, che vengono sfruttati, ma i cavalli si mangiano i pollini e impediscono la crescita delle piante. Vengono distrutti anche i funghi e c’è chi li raccoglie non per hobby ma per fare quadrare i conti».
«Da noi non ci sono gli spazi del Texas o della Mongolia, i terreni hanno dei proprietari che subiscono dei danni e non sono mai stati indennizzati. Senza contare il fatto che nessuno conosce lo stato di salute degli animali. Io ho protestato tante volte, ora scriverò al prefetto. Possibile – ha concluso Maschio – che, tra provincia, guardie forestali, forze di polizia, nessuno intervenga, nessuno sia competente?».
