SARAJEVO, 27 MAG – Una coppia di bosniaci è stata arrestata per aver tenuto in schiavitù per otto anni una ragazza tedesca, oggi 19enne, mentre sia alcuni vicini che la stessa madre della vittima ne erano al corrente. Una vicenda che ha ancora molte zone d'ombra e che la polizia non ha ancora dissipato.
La ragazza, la cui identità non è stata rivelata, è stata liberata il 17 maggio scorso, nella borgata di Karavalsi, vicino a Tuzla, ha riferito oggi la tv nazionale Ftv, citando la polizia e la procura.
Milenko e Slavojka Marinkovic, portati in carcere, hanno tenuto per anni la ragazza ''rinchiusa, impedendole di entrare in contatto con altre persone e di andare a scuola. Le hanno fatto subire trattamenti disumani e l'hanno torturata'', ha detto un portavoce della polizia, Admir Arnautovic, alla Ftv. La polizia era stata allertata da un vicino, Sead Makalic, che ha raccontato all'Afp scene di sevizie che la coppia e ''loro amici'' hanno fatto subire alla ragazza, come costringerla ''a tirare un carretto sul quale erano seduti, mettendola al posto del cavallo''.
Secondo la tv, la ragazza e' ora in una ''casa sicura'' dove viene curata da medici. I sanitari non hanno ancora stabilito se nel corso degli anni la giovane sia stata violentata, come alcuni residenti della vicina borgata di Gojcin hanno raccontato al quotidiano locale Dnevni Avaz, anche da parte di ''amici'' della coppia.
Non e' ancora chiaro come la ragazzina tedesca sia arrivata in Bosnia a 11 anni con la madre. La donna, secondo la stampa locale, avrebbe concluso un matrimonio bianco con Milenko Marinkovic per permettere all'uomo di ottenere un permesso di soggiorno in Germania. La madre della vittima, identificata solo con il nome 'Kristina', avrebbe vissuto tra la Bosnia e la Germania durante questi anni, ma al momento dell'operazione di polizia si trovava nella borgata, ha aggiunto Ftv.