LECCO – “Non è a norma con i requisiti di legge”. Il canile gestito da Michela Vittoria Brambilla sarà chiuso entro il 30 novembre 2012. Troppo vecchio e angusto per ospitare i 150 cani, secondo l’assessore del Comune di Lecco, violerebbe la legge 626 della Regione Lombardia. E così per l’ex ministra del Pdl arriva la beffa. Dopo aver lottato insieme agli animalisti per la chiusura del canile di Green Hill, che definiva un “lager”, ora vede la chiusura del suo canile, definito “insicuro” dal Comune. L’ex ministro, dal canto suo, smentisce tutto e annuncia querela contro Repubblica.
La lotta contro il canile della Brambilla iniziò 5 anni fa, da una segnalazione dell’associazione animalista Freccia45. La sentenza di chiusura per il canile, gestito dall’associazione animalista Leida della Brambilla, è arrivata dalla Asl. Il Comune ha scritto: “La struttura del canile è molto vecchia e non risponde più ai requisiti di legge. L’amministrazione, per i vincoli derivanti dal patto di stabilità, non è in grado di porre mano alla ristrutturazione dell’attuale edificio, né ha a disposizione aree dove poter edificare un nuovo canile rifugio. Dobbiamo temporaneamente individuare altre strutture dove poter collocare i cani”.
Inoltre i documenti della Asl parlano di circa 70 cani che apparterrebbero all’associazione della Brambilla, che in quanto “cani privati” non potrebbero essere ospitati dal canile comunale. Anche per questo motivo il Comune, che avrebbe già diffidato in precedenza l’ex ministra dalla “detenzione di cani privati” in una struttura pubblica, ha deciso per la chiusura.
Susanna Chiesa, dell’associazione Freccia 45, ha detto: “Dopo cinque anni dal nostro esposto sulla gestione del canile finalmente viene fatta chiarezza sulla gestione di una struttura che avrebbe dovuto essere chiusa anni fa”.