BRESCIA – Circa 4mila persone dovranno essere evacuate dalle loro case per permettere le operazioni di disinnesco e brillamento di una bomba ritrovata nei capannoni dell’azienda Leonardo Finmeccanica, ex Oto Melara, a Brescia.
L’ordigno, risalente alla seconda guerra mondiale, era stato scoperto nella fabbrica di armi durante delle operazioni di scavo per la rimozione di alcuni serbatoi di gasolio ormai obsoleti, interrati e inutilizzati decine di anni fa per riscaldare i capannoni. Come scrive Brescia Today, era finito tra i denti della benna di una ruspa ed era subito scattato l’allarme. La fabbrica, dove erano intervenuti gli uomini del Genio Guastatori di Cremona, era stata evacuata e la zona messa in sicurezza.
Per completare l’operazione ci vorranno dei mesi: l’ordigno, come ricorda Brescia Today, dovrà infatti essere circondato da un’apposita “gabbia”, un contenitore di sicurezza che possa evitare qualsiasi scheggia impazzita. Infine sarà fatto brillare.
Sono necessari almeno due mesi di preavviso per informare tutta la cittadinanza della giornata di evacuazione. Per completare le operazioni ci vorranno non meno di 6 ore. Non si esclude che l’ordigno venga fatto brillare addirittura a giugno. Il raggio dell’area di sicurezza è stato misurato in circa 550 metri: l’ipotesi originaria sfiorava i 1800, il che avrebbe significato far evacuare almeno 50mila persone.
Queste le zone interessate: Via Villa Glori, Via Lunga, Via Morosini, Via Passo Gavia, Via Chinca, Via Divisione Acqui, Via Bonardi, Via Rose, Via Sora, Via del Dosso, Via del Rampino, Via Rose di Sotto.