BRINDISI – ‘”Coraggio, speranza, verità, giustizia e legalità”: sono alcune delle parole scritte sugli striscioni portati dagli studenti al corteo partito dalla scuola Morvillo-Falcone dove sabato scorso è stata uccisa Melissa Bassi in un attentato ancora senza colpevoli che ha ferito anche altre cinque studentesse.
Il corteo è stato aperto dagli studenti della scuola Morvillo che con un grande striscione sul quale campeggia lo slogan della manifestazione “Io non ho paura”, scritto anche sulle magliette che indossa la maggior parte di loro. Alla manifestazione non partecipano i compagni di scuola di Melissa che, secondo quanto riferiscono alcuni loro compagni, hanno accolto il suggerimento degli psicologi di restare a casa.
Al corteo hanno partecipato migliaia di studenti provenienti da varie regioni del centro sud. Tra questi sono giunti, con due pullman, i ragazzi di due scuole campane. Alla manifestazione anche alcuni operai del petrolchimico di Brindisi e rappresentanze di sindacati e dei Cobas. ”Umiliati e offesi ma in piedi” si legge su uno striscione, ”Noi giovani siamo la forza del nostro futuro, lottiamo per la giustizia”. ”Giu’ le mani dagli innocenti”. E pensieri rivolti a Melissa che non c’e’ piu’ sono i messaggi prevalenti sugli altri striscioni e cartelloni portati dagli studenti.
“Questa manifestazione è la più bella risposta di democrazia che si poteva dare alla violenza”, ha detto il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, che ha atteso l’arrivo del corteo degli studenti in piazza della Vittoria dove, dopo i discorsi di alcuni manifestanti, si è conclusa la manifestazione.
“In questi giorni – ha detto il sindaco – ho visto un Paese unito che ha manifestato la voglia di reagire al terrore”. Consales ha poi sottolineato che il Comune ha dato il supporto organizzativo alla manifestazione ma ha scelto di ”non inquinare con la presenza di adulti, partiti o istituzioni, l’iniziativa degli studenti”.
Consales ha poi annunciato un forum che si terrà a Brindisi ogni anno il 19 maggio per la democrazia e la legalità.
La lettera dell’amica di Melissa. ”Mi sento miracolata, sarei potuta essere io al posto di Melissa e questo mi fa rabbia, perche’ morire a 16 anni senza un perche’, con una vita davanti, colma di progetti e di sogni e’ impensabile”. E’ uno dei passaggi di una lettera di una compagna di scuola di Melissa Bassi, scritta in occasione della manifestazione degli studenti tenuta oggi a Brindisi e che e’ stata letta dal palco da alcuni compagni della scuola ‘Morvillo-Falcone’, dove c’e’ stato l’attentato che ha ucciso la studentessa brindisina sabato scorso.
“Non si può sovrapporre violenza a violenza – dice ancora la ragazza nella lettera – noi siamo innocenti e nonostante questo paghiamo per voi, che ogni giorno distruggete i nostri sogni, e viviamo in bilico tra la vita e la morte”. ”Melissa vive ancora negli occhi di chi la vedeva ogni giorno sull’autobus che prendeva a Mesagne per andare a scuola”. “Ti ricorderò ogni giorno che studierò per diventare qualcuno – ha detto ancora – continuerò a svegliarmi ogni giorno alle sei per andare a scuola e guarderò il tuo posto vuoto sul quell’autobus ma non avrò paura”.