BRINDISI – Le ragazze ferite a Brindisi non son degne di risarcimento: niente soldi dal servizio sanitario, niente soldi dall’assicurazione della scuola. Motivo: “Hanno subito solo danni estetici”. Conseguenza: quei danni non meritano alcun tipo di rimborso. Alcune delle ragazze che il 19 maggio rimasero ferite per lo scoppio davanti alla scuola Morvillo Falcone dovranno pagare di tasca propria. O per meglio dire, per tasca delle proprie famiglie. nell’attentato morƬ Melissa Bassi, sedicenne di Mesagne.
Le motivazioni sono state spiegate da Mauro Resta, avvocato che assiste alcune delle ragazze: ”I segni permanenti che alcune ragazze della scuola Morvillo hanno subito per le ustioni riportate nell’attentato sono considerati dalla compagnia assicurativa dell’istituto soltanto ripercussioni di tipo estetico e quindi non risarcibili”.
Per questo motivo, prosegue il legale, ”non verranno incluse nel computo delle conseguenze subite, ai fini del risarcimento che sarĆ liquidato dall’assicurazione della scuola Morvillo, le ferite da ustione che hanno provocato danni estetici ma soltanto le lesioni che hanno causato un danno funzionale”.
Si tratta – aggiunge l’avvocato ”delle conseguenze piĆ¹ gravi riportate dalle studentesse che non verranno prese in considerazione”. Il legale ne parla mentre stanno proseguendo le visite medico-legali disposte dalla compagnia assicurativa della scuola, che si ĆØ subito resa disponibile a liquidare una somma ai familiari dei giovani coinvolti nell’attentato: si tratta in tutto, stando all’elenco delle parti offese formulato dalla Dda di Lecce, di 9 persone incluse le cinque ragazze mesagnesi, una studentessa di Tuturano e due di Brindisi.
Una sedicenne di Mesagne, ha presentato solo in questi giorni un denuncia alla magistratura per via delle patologie certificate in seguito all’esplosione.