BRINDISI – Rapina ed estorsioni per ottenere la licenza del fioraio vicino al cimitero comunale di Brindisi. Con questa accusa, aggravata dall’uso di “metodi mafiosi”, sabato mattina sono state arrestate cinque persone all’alba.
l 2 novembre l’attività commerciale è stata anche incendiata, questa mattina l’arresto di cinque persone. Il negozio, situato in via Ticino, quartiere Perrino, è di proprietà del Comune ma gestito da una trentenne brindisina. Lo scorso 2 novembre era stato incendiato.
I responsabili del racket sarebbero Giovanni Borromeo e Donato Borromeo, Serena Lorenzo, Francesco Palma. In manette è finito anche Luca Ferrari ex marito della donna che ha in gestione l’attività.
Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al compimento di rapina ed estorsione, aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose, con lo scopo di acquisire la licenza e l’immobile del negozio di fiori nei pressi del cimitero.