PISTOIA, 26 APR – Svariati milioni di euro: e' quanto Giuliano Sichi, ex tesoriere della Comunita' montana Appennino Pistoiese, avrebbe sottratto dai bilanci dell'ente nell'arco di un ventennio. L'ex economo, che al momento e' l'unico indagato con l'accusa di peculato, avrebbe fatto negli anni, secondo le indagini, una serie di mandati a suo favore, prelevando i fondi dagli avanzi di cassa e quindi facendo risultare a bilancio la sussistenza del denaro. Della vicenda si occupa oggi il quotidiano La Nazione.
Le indagini, dirette dal sostituto procuratore di Pistoia Luigi Boccia e svolte dalla guardia di finanza, sono ancora in corso. A denunciare che nei conti della Comunita' qualcosa non andava furono nel marzo 2011 quattro impiegati amministrativi, che informarono i responsabili di settore di aver riscontrato cospicui ammanchi nel bilancio.
Immediata la comunicazione alla giunta dei sindaci, che affido' all'avvocato pistoiese Andrea Niccolai l'incarico di tutelare gli interessi dell'ente, presieduto dal sindaco di centrodestra di Cutigliano Carluccio Ceccarelli, che decise di incaricare Luca Eller Vainicher, responsabile dei servizi finanziari del Comune di Prato, di far luce sulla voragine nel bilancio. La cifra sui presunti ammanchi con il passare dei mesi e' lievitata da 700mila euro, a tre milioni e mezzo, fino ad arrivare alla stima attuale che si aggirerebbe sui dieci milioni di euro.