BUSTO ARSIZIO – Limousine bianca e super pranzi dei boss in stile Sopranos: questo sarebbe il tenore di vita di alcune famiglie, racconta il Corriere della Sera, a Busto Arsizio. Famiglie importanti, famiglie probabilmente legate alla mafia.
Un altro esempio: per una gita al lago i boss non si risparmiano e prendono un motoscafo di 14 metri. Ci sono voluti tre anni perché gli agenti delle squadre mobili di Varese, Genova e Caltanissetta ricostruissero le mosse delle cosche sull’asse Gela-Busto Arsizio.
Le attività erano tante: traffico di droga proveniente da Santo Domingo, estorsioni, investimenti in aziende edili, autosaloni. «Fra la famiglia Emanuello, che operava in Liguria – ha detto il capo dello Sco Gilberto Caldarozzi – e i Rinzivillo attivi a Busto era avvenuta una spartizione del territorio».
«Questa volta – ha sottolineato il questore di Varese Marcello Cardona – le vittime delle estorsioni hanno collaborato con noi: le loro denunce hanno dato un contributo importante all’indagine».
Grazie alle denunce infatti sono state arrestate ben 63 persone.