Il reato contestato alle persone coinvolte nell’inchiesta è il falso ideologico in atto pubblico. L’inchiesta che ha portato all’emissione delle misure cautelari è scaturita da un’indagine condotta per quasi due anni dalla sezione di Cosenza nord della Polizia Stradale che aveva rilevato, nel corso di alcuni controlli, irregolarità in merito al riconoscimento dell’invalidità civile a decine di persone.
Dall’attività investigativa è emerso che il riconoscimento delle false invalidità avveniva attraverso l’intervento autonomo dei medici, con la complicità di funzionari ed impiegati del Distretto Sanitario di Rende, senza che venisse investita la competente Commissione Collegiale. Le persone indagate nell’inchiesta sono circa 150. Gli arresti vengono eseguiti a Cosenza e zone limitrofe.