Su 138 impiegati alla regione, ne sono stati riassunti 100, tutti parenti di politici. È quello che è successo in Calabria, nell’azienda regionale “Sviluppo Italia Calabria” il 31 ottobre del 2008. Ma la notizia è diventata di dominio pubblico appena poche settimane fa, quando il decreto di salvataggio è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale regionale.
Per il Consigliere Regionale dell’Udc, Pasquale Tripodi, si tratta di un provvedimento disciminatorio e clientelare.
Che fine faranno i 38 dipendenti di Sviluppo Italia Calabria collocati in stand by con la certezza che alcuni di quei 38, per non dire tutti, sono stati esclusi ingiustamente?