Cambio di sesso incrociato, lei diventa lui e lui diventa lei: Emanuele e Maura verso le nozze
Cambio di sesso incrociato per Emanuele e Maura che dopo un lungo iter burocratico riescono a ottenere le nuove carte di identità che permetteranno loro di sposarsi. La storia d’amore e di diritti arriva da Recanati (Macerata). Lei è diventata un lui, Emanuele, 25 anni, e lui è diventato una lei, Maura, 41 anni. Hanno trovato la loro identità, quella che più gli apparteneva, riconosciuta dalla Stato e dal loro Comune di residenza. I nuovi documenti sono stati rilasciati nei giorni scorsi dall’ufficio anagrafe di Recanati, prima a Maura poi ad Emanuele che ha intrapreso il percorso terapeutico e giudiziario per cambiare sesso poco dopo di lei.
Maura è non vedente dall’età di 19 anni, per una malattia alla retina, e lavora come centralinista per un ente pubblico. Colleghi, amici e cittadini, l’hanno appoggiata nel percorso di transizione che ha intrapreso nel 2018. A Recanati la notizia è stata accolta positivamente e con rispetto. “Abbiamo tutti accolto con piacere questa decisione, non ci sono stati pregiudizi – spiega Antonio Bravi, sindaco di Recanati -. Se decideranno di celebrare le nozze in Comune lì sposerò io con immenso piacere. Siamo una comunità aperta a tutte le situazioni. Una città di cultura che va di paro passo con i cambiamenti”.
“Ci sposiamo la prossima estate e se c’è la possibilità vorremmo adottare dei bambini“, dice la coppia all’Ansa. Parlano seduti dal loro divano di casa, dopo una breve passeggiata nel centro storico della città di Giacomo Leopardi. “Stiamo progettando il nostro futuro – raccontano -. Il desiderio di adottare dei bambini è forte – sottolinea Emanuele – Sarebbe bello dare un’opportunità a chi è meno fortunato”. “Non so se lo Stato ce lo permetterà, ma faremo di tutto per portare avanti questa nostra intenzione”, sottolineano Maura ed Emanuele. La lunga giornata del coming out, ieri, li ha messi dentro il “frullatore” mediatico, ma non sono pentiti: “Terminato l’iter burocratico che ci ha consegnato le nostre nuove identità, – spiega Maura – era giusto raccontare la nostra storia anche per tutte quelle persone che sono alle prese con questo percorso”.