Cancellieri, 3 telefonate coi Ligresti. E molte tra il marito Peluso e Antonino

Anna Maria Cancellieri (Foto Lapresse)

TORINO – Anna Maria Cancellieri e i Ligresti, sono tre le telefonate intercorse tra la ministra della Giustizia e la famiglia di Giulia Ligresti, scarcerata dopo l’interessamento della stessa ministra dopo essere finita in carcere insieme alla sorella Jonella, mentre il padre Salvatore era ai domiciliari. E diverse le telefonate tra il marito della ministra, Sebastiano Peluso, e la famiglia Ligresti, scrive Paolo Griseri su Repubblica.

La prima delle tre telefonate della ministra è quella del 17 luglio, proprio il giorno dell’arresto della famiglia Ligresti, con Gabriella Fragni, compagna dell’ingegnere. Questa telefonata sarebbe quella in cui, secondo quanto dichiarato al Senato dalla stessa Cancellieri, lei esprimeva la propria vicinanza alla famiglia Ligresti.

La seconda telefonata, scrive Griseri, è intercorsa il 19 agosto tra Cancellieri e Antonino Ligresti, fratello di Salvatore e zio di Giulia, amico della famiglia Peluso-Cancellieri. Una telefonata di sei minuti avvenuta proprio il giorno in cui la ministra telefonò ai due vice capi del dipartimento del Dap, Francesco Cascini e Luigi Pagano, per “sensibilizzarli perché facessero quanto di loro stretta competenza per la tutela della salute dei carcerati”.

Il Dap ha poi precisato che l’attivazione di Cancellieri non fu decisiva perché il sistema carcerario si era già preoccupato dello stato di salute di Giulia e stava provvedendo autonomamente a compiere i passi del caso.

La terza telefonata è quella del 21 agosto, il giorno prima dell’arrivo dei pm di Torino nell’ufficio della ministra per interrogarla come teste sui rapporti con la famiglia Ligresti. Una conversazione di 7 minuti e mezzo tra Cancellieri e Antonino Ligresti.  La telefonata, secondo quanto scrive Griseri, sarebbe servita a spiegare ad Antonino Ligresti come fosse andata la segnalazione al Dap. 

 

Ma ad Antonino Ligresti sono diverse anche le telefonate fatte dal marito di Cancellieri, Sebastiano Peluso. Il contenuto di queste telefonate non è noto. “Agli atti non c’è nulla di penalmente rilevante”, sostengono i pm. Eppure, scrive Griseri:

Telefonate frequenti, troppe per esprimere semplicemente solidarietà. Telefonate che colpiscono e hanno lasciato di stucco più di un investigatore.

 

 

 

Published by
Maria Elena Perrero