
Cani e gatti, boom di adozioni durante la pandemia: ma adesso incubo abbandono estivo FOTO ANSA
Con la pandemia Covid è aumentato il numero di italiani che hanno deciso di accogliere nelle loro case un cane o un gatto. Ma ora con l’arrivo delle vacanze, torna il rischio che molti dei nuovi padroni, poco preparati alle responsabilità della gestione, lascino per strada i loro amici a 4 zampe. A lanciare l’allarme è la campagna “L’abbandono è un incubo. Oltre che un reato”, lanciata dalla Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (Fnovi). Intanto l’anno in corso sta portando molte novità per gli animali da compagnia. Mentre si lavora ai decreti sul Regolamento Europeo che punta alla tracciabilità, il Ministero della salute annuncia l’arrivo dell’Anagrafe Nazionale.
I cani e i gatti abbandonati ogni anno
Ogni anno, in media, secondo la Lav, 80.000 gatti e 50.000 cani vengono abbandonati. “I pet spesso vengono scelti di slancio, senza la consapevolezza di cosa significhi prendersene cura. Una scarsa cultura del possesso responsabile sta causando la crescita costante dei casi di abbandono. Il problema è antico ma negli ultimi due anni è cresciuto di pari passo all’aumento di persone che hanno scelto di adottarli”, spiega all’Ansa Manuela Michelazzi, etologa.
L’anagrafe nazionale
Intanto il 2022, che ha visto la tutela degli animali entrare tra i principi costituzionali con la modifica dell’art.
9 della Costituzione, potrebbe portare anche altre novità per il settore. “Dopo 30 anni sta partendo l’anagrafe nazionale degli animali di affezione, in particolare cani ma anche gatti, in cui convoglieranno tutte le informazioni delle banche dati regionali”, ha sottolineato Ugo Santucci, direttore della Direzione generale della sanità animale del Ministero della Salute. “L’anagrafe nazionale – ha precisato – permetterà di superare i limiti di anagrafi regionali che non dialogano fra di loro, impedendo la possibilità di un rapido ritrovamento”.
