Capodanno 2012, la crociata dei botti vietati: mappa delle città proibite

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ROMA – Stop ai fuochi d’artificio e ai tipici ”botti” dell’ultimo dell’anno: è la crociata di fine 2011. La moda è partita da Parigi, che l’ultimo spettacolo di fuochi d’artificio lo ha regalato per il capodanno del 2000 e adesso è passata a vietare del tutto i divertimenti pirotecnici. Poi è dilagata in Italia, dove le ordinanze dei sindaci sono l’unica risposta veloce della politica a problemi spesso denunciati più dalle prime pagine dei giornali che da proteste dei cittadini.

I botti di capodanno hanno sempre portato il loro corredo di mani mozzate, arti dilaniati, morti in alcuni casi. Quest’anno scopriamo anche che ad ogni San Silvestro 5.000 animali domestici ci rimettono le penne. Lo denuncia l’Aidaa, associazione animalista. Sulla scorta di questa strage di fine anno finora rimasta ignorata dalle cronache del primo gennaio, i sindaci di tutto lo Stivale fanno a gara per guadagnarsi il loro quarto d’ora di notorietà a colpi di divieto.

Al momento – dopo Bari, Torino e Venezia, la lista si allunga: niente botti anche a Milano, Modena, Palermo, Brindisi, Pesaro, Asti e Olbia. A Ercolano (Napoli) una ordinanza del sindaco, Vincenzo Strazzullo, vieta l’esplosione di botti in tutte le vie, piazze e aree pubbliche in cui transitino o siano presenti persone.

Il provvedimento, inoltre, vieta l’esplosione di botti nei luoghi aperti o chiusi, privati e pubblici, dove si svolgono manifestazioni pubbliche, all’interno o in prossimità di aree di ospedali, luoghi di cura, comunità varie, uffici pubblici, aree di ricovero di animali, asili, scuole.

Di parere diametralmente opposto il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, secondo il quale per arginare l’uso dei botti “un’ordinanza non ha alcun risvolto concreto. In un Paese – dice – che non riesce a combattere l’evasione fiscale possiamo fare un’azione penale per chi accende un petardo a San Silvestro? Questi non sono temi da ordinanze! Facciamo invece un appello alla responsabilità dei cittadini e al rispetto degli animali (e anche degli umani, se permettete)”.

Prendono posizione anche i ministri dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, e della Salute, Renato Balduzzi: “Festeggiamo in allegria l’arrivo del nuovo anno, ma evitiamo che una festa si trasformi in tragedia”. “I botti e i fuochi d’artificio – ribadiscono i due ministri in una nota congiunta – se usati in modo non appropriato possono causare danni anche gravi alla salute personale di adulti e bambini. Ogni anno si registrano decine di migliaia di interventi dei medici e delle strutture del Servizio sanitario nazionale che potrebbero essere evitati se l’utilizzo dei fuochi d’artificio, naturalmente legali, fosse fatto con maggior accortezza e sulla base di semplici norme di sicurezza”.

A sindaci e ministri si aggiunge il Codacons, l’associazione in difesa del consumatore, che ha presentato una diffida al ministro dell’Interno e a 103 prefetti di tutta Italia perché sia disposto il divieto urgente per botti e fuochi d’artificio nella notte di San Silvestro in tutti gli ottomila Comuni d’Italia.

L’iniziativa – spiega il Codacons – è volta sia a tutelare la salute umana, sia per tutelare l’ambiente e difendere gli animali. Nonostante i provvedimenti di circa il 10% dei comuni italiani che vietano i botti, quelli sparati saranno oltre 70 milioni, con una spesa media di 10 euro per botto anche se si calcola una riduzione del 10% delle vendite grazie ai divieti in vigore in molti comuni.

Intanto si intensifica in tutta Italia l’attività di contrasto alla detenzione di fuochi d’artificio proibiti. Sequestrati a Napoli oltre 5 tonnellate di botti e in un casolare semidiroccato una fabbrica clandestina dove c’erano 80 kg di polvere pirica; in Campania in diverse operazioni sono state arrestate 2 persone e 6 denunciate. Sequestri anche a Firenze e Lecce con tre persone denunciate. La Guardia di Finanza di Firenze ha sequestrato 387 chili di artifici pirotecnici vietati e denunciato il titolare di un negozio di giocattoli a Castelfiorentino (Firenze). E oltre alla Croce rossa che a Napoli ha lanciato una campagna di sensibilizzazione, il Moige, il movimento dei genitori, invita a vigilare sui minori, vittime tra le più indifese dei botti.

Si attendono, a ore, gli interventi sul tema del Vaticano, della Bce e della Nato. Scherziamo, ma mica tanto. Intanto ci chiediamo se potremo accendere almeno le scintille di Natale…

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