Carcere Cremona, stop alla somministrazione dello psicofarmaco e scoppia la rivolta: detenuti bruciano lenzuola in cella (foto Ansa)
Nel carcere di Cremona scoppia la rivolta. Alcuni detenuti hanno appiccato diversi incendi nelle loro celle. Le fiamme e fumo hanno coinvolto due sezioni della struttura, al secondo e terzo piano. E’ accaduto la notte scorsa. I roghi hanno costretto Polizia e Carabinieri ad evacuare 80 detenuti che sono stati spostati momentaneamente nei passeggi per consentire ai Vigili del Fuoco di spegnere le fiamme. I carcerati sono rimasti per tutto il tempo nel perimetro del penitenziario e sono stati sorvegliati a vista.
Alla base del gesto ci sarebbe la protesta per la decisione di non somministrare più uno psicofarmaco ai detenuti. La direttrice dell’istituto, Rossella Padula, ha spiegato che “tutto è stato gestito con fatica ma nel migliore dei modi”.
“Abbiamo spostato i detenuti nei cortili di passeggio, per evitare intossicazioni” ha detto all’Ansa Sergio Gervasi, rappresentante Uilpa. “Al momento non abbiamo notizie di feriti tra i detenuti” ha aggiunto il sindacalista.
Per appiccare le fiamme hanno utilizzato “materassi, lenzuola e olio”. Secondo Uilpa, l’autorità sanitaria ha sospeso la somministrazione di un farmaco destinato “a tossicodipendenti e soggetti con disturbi psichiatrici”. La ragione è che nel carcere, il medicianale “viene usato come merce di scambio”, e “sostituirlo con un altro”. Poi ha concluso che la decisione “era stata annunciata e si è realizzata”.