Carcere di Livorno: detenuto sniffa troppo gas dal fornellino e muore per infarto

Un detenuto del carcere di Livorno delle Sughere è morto per infarto dopo aver sniffato troppo gas dal fornellino utilizzato per prepararsi un caffè in cella. È questa l’ipotesi al vaglio degli inquirenti per la morte di Snoussi Habib, 30 anni, deceduto il 3 marzo scorso.

Francesco Morelli dell’associazione Ristretti Orizzonti in una nota afferma: «Habib era arrivato da poco alla Sughere ed era ospite del reparto transito. Prima di morire, aveva parlato con il responsabile del settore chiedendo informazioni sui colloqui e altro. Poi, approfittando del fatto che i compagni di cella erano fuori, era rientrato nella stanza. A questo punto avrebbe sniffato il gas della bomboletta che è in dotazione alla stanza. L’agente penitenziario addetto alla sorveglianza si è accorto della tragedia quando ha fatto il giro di controllo e ha chiamato il medico. Dei rilievi si è occupata la scientifica. La polizia ha ascoltato tutti e ha anche sequestrato il fornellino».

«Il detenuto – conclude Morelli – era ospite in un settore sovraffollato, come del resto tutti i reparti delle Sughere. Come emerge dai dati denunciati dai sindacati degli agenti, in quell’area sono ospiti una settantina di detenuti, anche se la capienza è di circa 40, essendoci 22 celle». L’associazione spiega che si tratta della 14esima vittima in sette anni nell’istituto di detenzione di Livorno.

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Lorenzo Briotti