
Carcere Santa Maria Capua Vetere, 44 agenti indagati accusati di aver picchiato detenuti dopo rivolta Covid (foto Ansa)
ROMA โ Momenti di tensione al carcere di Santa Maria Capua Vetere (siamo in provincia di Caserta) tra carabinieri e agenti penitenziari.
Cosa รจ successo? Tutto nasce a seguito di unโoperazione di polizia giudiziaria su ordine della locale Procura.
Operazione nellโambito di unโindagine sui presunti pestaggi avvenuti il 6 aprile.
Pestaggi che sarebbero avvenuti, secondo lโaccusa, dopo una accesa protesta verificatasi qualche giorno prima in piena emergenza sanitaria.
Gli indagati sarebbero 44. Tra i reati figurerebbe anche quello di tortura.
Carcere Santa Maria Capua Vetere, la protesta degli agenti
Gli agenti contestano, a quanto si apprende, le modalitร di notifica.
Alcuni di loro sono anche saliti su un tetto del carcere.
โSono arrivata alle 7 e cโerano parecchi carabinieri che fermavano le auto in arrivo al carcere; io sono stata fermata e mi hanno fatto passare, mentre gli agenti li trattenevano per identificarliโ.
Lo ha spiegato allโagenzia Ansa la moglie di un detenuto, Daniela Avitabile.
La donna stamattina era in fila per entrare nellโistituto di pena e racconta quanto ha visto:
โGli altri agenti della Penitenziaria che erano giร dentro sono stati fatti uscire e cโรจ stata tensioneโ.
Le parole dellโassistente capo della Penitenziaria del carcere di Santa Maria Capua Vetere
โPerchรฉ questa eccessiva spettacolarizzazione?โ.
A chiederselo รจ lโassistente capo della Penitenziaria, in servizio a Santa Maria Capua Vetere, Gaetano Napoleone.
โBastava andare a casa dei poliziotti, anche per una questione di rispetto tra Corpi dello Stato.
Quel maledetto sei aprile -noi cercammo solo si riportare la calma tra i detenuti.
Ed ora ci ritroviamo indagati mentre nessun detenuto ha pagato nulla, neanche un dannoโ.
Qualche poliziotto per protesta ha lasciato il servizio dandosi malato.
Secondo quanto si apprende sarebbero state eseguite dai carabinieri anche alcune perquisizioni.
โNoi lavoriamo giร in condizioni di estrema precarietร e facciamo molti sacrifici per mantenere legalitร e ordineโ.
Le parole del presidente del sindacato Uspp
โRiteniamo sconvolgenti le modalitร con le quali i carabinieri stanno eseguendo questa legittima operazione dellโautoritร giudiziaria, unโattivitร che poteva essere portata a termine diversamente: se lโobiettivo era di mettere alla gogna la Polizia Penitenziaria, noi non ci stiamoโ.
Lo sottolinea, allโagenzia Ansa, il presidente del sindacato Uspp, Giuseppe Moretti.
Il presidente dellโUspp รจ reduce da un incontro con il vice capo del Dap RobertoTartaglia, che si รจ subito attivato per verificare quanto sta accadendo.
โSottolineo che โ spiega Moretti โ la vicenda sembra sia nata da dichiarazioni rese da detenuti al garante, parole che sono tutte da dimostrare.
La legge sulle torture mette alla gogna il personale di polizia penitenziaria senza stabilire quali siano i limiti operativi.
A Santa Maria, secondo quanto ci risulta, รจ stata fatta unโoperazione di polizia di carattere straordinario, con lโutilizzo anche di forze esterne, a causa di sospetti riguardo la presenza in carcere di una situazione di sicurezza incontrollabileโ.
โGli agenti sono intervenuti a tutela della sicurezza e quando accaduto oggi a Santa Maria โ ribadisce Moretti โ รจ di una gravitร inaudita che non ha precedenti. Fermo restanto che siamo fiduciosi nella magistratura ma censuriamo il comportamento della polizia giudiziaria, che poteva ottenere gli stessi risultati con altre modalitร โ.
La denuncia del Sappe
โOggi รจ andata in onda una spettacolarizzazione assurda per notificare degli atti, con carabinieri in borghese e con macchine piazzate in mezzo al viale di accesso al carcere di S. Maria Capua Vetere, ad alcuni appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria.
Anzichรฉ farlo allโinterno del penitenziario, con tutte le garanzie, si รจ assistito al fermo da parte dei militi dellโArma di chiunque entrava e usciva dal carcere per identificazione.
Uno show senza senso se non quello di determinare la ferma protesta dei poliziotti penitenziariโ.
Lo denuncia Donato Capece, segretario generale del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), annunciando che martedรฌ sarร al carcere di S.Maria Capua Vetere con il responsabile dello Studio legale del sindacato โper portare la solidarietร al personale e la difesa gratuitaโ.
โMassima fiducia nella Magistratura, come sempre, ma va con serenitร ribadito che le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria svolgono quotidianamente il servizio con professionalitร , zelo, abnegazione e soprattutto umanitร in un contesto assai complicatoโ.
Capece, che ha rappresentato ai vertici del Dipartimento dellโAmministrazione Penitenziaria โlโincresciosa situazioneโ, auspica un chiarimento con il Comando regionale dei Carabinieri โsullโagire dei militi dellโArmaโ.