Un detenuto albanese, Adriam Bali, di 35 anni, è in carcere a Buoncammino nonostante il magistrato di sorveglianza abbia emesso il 15 ottobre scorso il decreto di espulsione in alternativa alla pena detentiva, in gran parte scontata. Il detenuto, che per poter tornare a casa ha anche fatto una settimana di sciopero della fame, non ha ancora ottenuto il nullaosta dalle autorità albanesi.
A denunciare la situazione è stata Maria Grazia Caligaris, presidente dell’Associazione Socialismo Diritti Riforme, che ha ricevuto la drammatica lettera da Bali.
”Ho scontato la mia pena – ha detto – prima a Genova ed ora a Cagliari. Il decreto di espulsione del magistrato di sorveglianza del Tribunale di Genova, Stefano Grillo, ha posto fine alla mia detenzione. Tuttavia non riesco a raggiungere mia moglie e mia figlia che vivono a Paskugan alla periferia di Tirana. La mia patente l’ hanno sequestrata i Finanzieri di Genova al momento dell’arresto per detenzione di droga. Sono in possesso di un certificato di nascita che attesta le mie generalita’ ma nessuno mi spiega perche’ debba continuare a stare ingiustamente in carcere”.
