Carmelo Fiore condannato a 23 anni per omicidio compagna a Pozzo d'Adda (Foto archivio ANSA)
MILANO – La Corte d’Assise di Milano ha condannato Carmelo Fiore a 23 anni di carcere per l’omicidio della compagna a Pozzo D’Adda.
La vittima era originaria della Costa d’Avorio, aveva 26 anni e altri due figli da un’altra relazione.
Il padre della vittima ha commentato: “La pena è troppo bassa, meritava di più”.
Il processo si è svolto a porte chiuse a Milano per via dell’emergenza covid-19.
Il pm aveva chiesto per Fiore 22 anni di carcere, ritenendo le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti dei futili motivi e del vincolo della relazione affettiva.
I giudici hanno disposto l’interdizione perpetua nei confronti dell’imputato e, la libertà vigilata di 3 anni a pena espiata.
Inoltre, hanno disposto una provvisionale per i due figli, l’ex marito e i familiari della giovane per una somma totale di 290 mila euro.
Andrea Benzi, difensore dell’imputato, ha commentato: “E’ troppo presto per decidere se faremo ricorso”.
“Aspetteremo di leggere le motivazioni e poi decideremo, quella della Corte è stata una valutazione, mi sento di dire, rigorosa e prudente”, ha detto.
Gli avvocati dei familiari della vittima, Antonio Cozza e Maria Fufaro, hanno affermato: “Dobbiamo rispettare la decisione della Corte”.
E aggiungono: “Anche se abbiamo sostenuto non ci fosse il margine per concedere l’equivalenza delle attenuanti alle aggravanti”.
Infatti, la Corte ha concesso l’equivalenza per il comportamento processuale dell’uomo.
Una decisione dettata anche dal risarcimento ai due figli della vittima di 10mila euro ciascuno, già versati.
Carmelo Fiore venne arrestato poco dopo il delitto, aveva confessato di aver strangolato la sua compagna al culmine dell’ennesimo litigio.
“Mi ha deriso”, aveva detto alla ex moglie a cui aveva telefonato subito dopo l’omicidio per dare l’allarme.
Inoltre, dopo il delitto, si era provocato una ferita al petto con un coltello inscenando, secondo le indagini, un tentativo di suicidio.
Per questo venne ricoverato all’ospedale di Bergamo da dove venne dimesso dopo poche ore. (Fonte: ANSA)